venerdì 25 settembre 2015

documento della CGIL SCUOLA sul Bonus

DOCUMENTO DELLA CGIL SCUOLA
La  legge sulla scuola n. 107/2015 e i suoi effetti sulle relazioni sindacali
Alcune misure contenute nella legge dispiegheranno i loro effetti nel corso dell’anno
chiamata diretta docenti (dall'a.s. 16/17 comma 79, costituzione ambiti territoriali, attuazione deleghe, ecc)  Altre invece – come il “bonus scuola”- determinano conseguenze più ravvicinate e pertanto richiedono scelte immediate fin da settembre

Sui diversi aspetti della legge la FLC CGIL promuoverà un’azione giudiziaria, ma nel frattempo vanno assunte adeguate iniziative a livello di scuola al fine di contrastarne gli effetti più deleteri
         La legge 107/2015 (commi 126-127-128-129) introduce la possibilità per il dirigente scolastico di assegnare un “bonus”
         Si tratta di una “retribuzione accessoria” per la premialità dei docenti
         Viene assegnata in base a criteri espressi dal Comitato di Valutazione dei docenti…
         …e sulla base di una motivata valutazione del DS
N.B. Il Miur ripartirà lo stanziamento di 200 mln alle scuole a partire dal 2016 
La FLC CGIL giudica negativamente il “bonus scuola” perchè:
      contrasta con i principi costituzionali e viola le leggi vigenti che prevedono
che “Il trattamento economico fondamentale ed accessorio è definito dai contratti collettivi” (art. 45 Dlgs 165/2001, dopo Brunetta);
• crea un’autorità salariale nella figura del DS e gli attribuisce poteri in materia didattica in contrasto con le sue competenze e le sue funzioni che sono di carattere gestionale, amministrativo e organizzativo (art. 25 del DLgs 165/01);
• attribuisce competenze didattiche e valutative a componenti non professionali nel Comitato di Valutazione;
• subordina gli Organi Collegiali alla volontà di un organo monocratico;
• lede la libertà di insegnamento poiché il “bonus”, con il suo potere di
condizionamento, limita fortemente l’autonomia professionale;
       prevede una procedura premiale estranea alla cultura cooperativa e collegiale della scuola italiana.
Pertanto la CGIL propone
      Ricondurre le risorse del “bonus”all’interno della negoziazione di scuola finalizzandole alle attività programmate dal Collegio Docenti e deliberate nel Pof;
      Definire i criteri  di assegnazione (quantitativi) in un’intesa fra DS ed RSU, come compensazione delle risorse sottratte in questi anni al FIS;
       valutare la possibilità di fare questa operazione in concomitanza con il negoziato sul FIS di cui potrà essere eventualmente parte distinta ma integrata;
• proporre la nomina del Comitato di Valutazione ai soli fini del superamento del periodo di prova dei neo assunti;
•Tutto ciò nella piena legittimità e nel rispetto delle norme vigenti non abrogate dalla L.107/2015
In occasione della scelta dei membri del Comitato di Valutazione:
la CGIL suggerisce di proporre di eleggere nel Comitato di Valutazione solo quei colleghi che, una volta eletti, si impegnano: 
   -a chiedere che la gestione delle risorse del “bonus”sia affidata alla sede  negoziale con le RSU
Va sottolineato che inoltre lo stesso comma 128 della L. 107/15 riconosce che il “bonus” ha “natura
di retribuzione accessoria” (quindi soggetto a negoziazione)