abbiamo finalmente firmato il contratto di istituto anche per la parte economica. In calce al contratto abbiamo apposto una NOTA A VERBALE sottoscritta dalla RSU di istituto che riportiamo di seguito. E' stato un anno faticoso, ricco di novità e di incognite che ci ha impegnate in moltissimi incontri con il D.S. Abbiamo fatto del nostro meglio anche se rimane molto ancora da fare.
Ringraziamo i nostri lettori e auguriamo a tutti buone vacanze!
Cristina Grillanda e Cristina Rivetti
NOTA A VERBALE AL CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO ANNO
SCOLASTICO 2015/2016
La RSU d’istituto
e i delegati delle OO.SS. territoiriali FLC CGIL e UIL Scuola appongono le rispettive
firme alla contrattazione d’istituto relativa ai “Criteri generali per la
ripartizione delle risorse FIS” convinti di aver raggiunto un positivo livello
di mediazione tra le istanze rappresentate dalla dirigenza d’istituto e quelle
rappresentate dai lavoratori della scuola. Pur rimanendo elementi di giudizio
non completamente soddisfacenti si è riteuto di dover concludere l’accordo per
consentire che le attività svolte da docenti e Ata potessero essere retribuite
nei tempi previsti dal contttratto nazionale e comunque non oltre il 31 agosto
2016.
Rimane un
sostanziale dissenso sulla gestione del cosiddetto Bonus Docenti per la
discrezionalità con cui verrà erogato e
per l’incredibile dispendio di energie profuse per partorire una discutibile e
problematica forma di “valutazione dell’autovalutazione del lavoro docente”, discrezionale
e unilaterale, una contraddizione in termini. Il tutto coronato dal mancato riconoscimento di dignità
del lavoro del personale ATA e del personale precario.
Rimane una interpretazione problematica e non del tutto
condiviso quanto scritto nel comma finale dell’art. 1 quando si afferma:
Le parti concordano che un incarico sul singolo progetto può
essere revocato a metà anno scolastico, nel
caso in cui il progetto abbia evidenziato
conclamate carenze rispetto agli obiettivi espressi nel progetto/attività
stesse.
La parte
sindacale ritiene di non avere alcun titolo per revocare progetti di qualunque
natura, le “eventuali conclamate carenze” sono interamente da ascrivere a una
erronea attribuzione di incarico da parte del DS e sua rimane la responsabilità
di valutarne il lavoro svolto per proprie attribuzioni delegate ai suoi
collaboratori. E’ invece competenza del Collegio dei docenti valutare il lavoro
svolto per i progetti deliberati nel piano di attività e per ogni altra propria
deliberazione acquisita in corso d’anno.
La parte
sindacale invita il Dirigente all’utilizzo di un lessico (ad es. nell’art. 1)
più appropriato a una istituzione educativa e di dismettere ambigui concetti di
produttività individuale e/o collettiva mai definiti e tantomeno misurati in
alcuna tornata contrattuale Nazionale, Regionale o d’istituto che dir si
voglia. Docenti e Ata sono i lavoratori della scuola e come tali vogliono
essere definiti e non sono i “dipendenti” di qualcuno, semmai dello Stato… come
il Dirigente scolastico
Infine la parte
sindacale invita il dirigente a restituire in occasione dell’informazione
successiva ogni dato utile a consentire una misurazione analitica dei risultati
della contrattazione medesima, a partire dalla verifica delle risorse
utilizzate per la retribuzione accessoria del personale docente e Ata.
L’impossibilità di una conoscenza analitica della distribuzione delle risorse
impedirebbe alla parte sindacale di ottenere la necessaria legittimazione dai
lavoratori della scuola sul proprio operato.
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